Il dramma dalla musica in Italia

Il dramma dalla musica in Italiamusic

Le orchestre chiudono, musicisti disoccupati, storie a cui non viene dato il giusto peso.

La musica privata della sua dignità è una delle vergogne nostrane. Lustro assoluto del nostro Paese e, patrimonio culturale, è oggi più che mai violentata dalla crisi e da scelte politiche scriteriate per chi vuole il bene di una comunità. Molte sono le orchestre che hanno cessato l’attività, l‘OSR (Orchestra sinfonica di Roma) è una delle ultime. Dopo la terza orchestra della capitale, anche quella del Teatro dell’Opera corre rischi molto seri. Riccardo Muti ha abbandonato il podio dopo aver riflettuto e cercato di comprendere. Dinanzi agli inveterati problemi economici, all’impossibilità di una soluzione a breve, alla palpabile tensione delle maestranze, ha deciso di lanciare un segnale poderoso. Non è mai superfluo ricordare che il melodramma è nato in Italia (Camerata de’ Bardi, XVI secolo), che i migliori teatri d’opera sono italiani, che alcuni dei più grandi strumentisti e direttori d’orchestra parlano italiano. Intravedo una strana e perniciosa mistura di crisi economica e morale, idolatria del denaro e incapacità di visione prospettica. I musicisti disoccupati sono molti, ma non abbastanza da sensibilizzare l’opinione pubblica ad una aperta denuncia. Tutto resta chiuso nell’alveo degli addetti ai lavori, sono pochi i giornali e i Tg che ne parlano con la dovuta attenzione. Quali sono gli ammortizzatori sociali per un musicista disoccupato? Andare all’estero? Non è sempre facile, specie quando si ha una famiglia e figli piccoli. Si deve reinventare? Anni di studio e sacrifici per vivere d’altro? Chissà come andrà a finire. Alcuni riusciranno a reinserirsi nel settore, altri dovranno cercarsi un lavoro diverso. Ci sarebbe l’insegnamento, ma le graduatorie sono talmente lunghe che forse non conviene, ammesso che in tempi utili si riesca ad essere abilitati con il corso A 077, in essere nei conservatori italiani. Restano gli interventi e le collaborazioni esterne, con contratti tutt’altro che raccomandabili e rispettosi della dignità lavorativa.

Pubblicazioni

29-09-2014 sul quotidiano online www.generazioneweb.net

Pubblicato da amicoproust

Giuseppe Cetorelli nasce a Roma il 10-07-1982. Compie studi tecnici e musicali. Si laurea in filosofia nel 2007 e consegue il diploma di sax in conservatorio. Appassionato di letteratura e filosofia, scrive racconti, testi per il teatro e recensioni musicali. Autore della raccolta di racconti "Camminando fra gli uomini" ha poi pubblicato un racconto in un volume collettaneo: "Il reduce" - Selenophilia (ukizero) edito da Alter Erebus. È fondatore e amministratore del blog letterario e filosofico www.amicoproust.altervista.org. È redattore del portale di attualità, informazione e cultura ukizero.com ed elzevirista de ilquorum.it. Ha rilasciato un'intervista ai redattori di occhioche.it, quotidiano online. È presente nel catalogo della rivista "Poeti e Poesia" con il racconto "Il Restauratore". È stato presidente e vicepresidente di un'associazione musicale, ha insegnato discipline musicali presso varie scuole private della regione Lazio. I suoi vasti interessi culturali e la propensione all'interdisciplinarietà lo hanno innalzato a vivace promotore di iniziative nei campi dell'arte e della letteratura.