Platone e la meraviglia

Platone e la meraviglia

 

Nei libri che leggiamo c’è sempre un momento memorabile, un istante che rimane scolpito nel nostro immaginario, in cui si aggiunge bellezza al mondo

 

“La meraviglia è il principio di ogni filosofia”. Questa frase la incontriamo nel dialogo platonico il Teeteto e l’ho utilizzata come dicitura iniziale del blog www.amicoproust.altervista.org. Ad una prima lettura appare come una frase abissale, al pari di tutte le asserzioni dei filosofi antichi. Nei libri che leggiamo c’è sempre un momento memorabile, un istante di bellezza che rimane scolpito nel nostro immaginario. La sensazione è quella di aver compiuto un balzo in avanti nella comprensione delle cose. A questo breve articolo affido l’essenza di quella frase, per come l’ho compresa e assimilata. C’è qualcosa nell’arte, come nella natura, che ci rassicura e qualcosa che invece ci tormenta, ci turba. Ci rassicura la distesa di un prato verde pieno di fiori, un cielo azzurro terso. Ci turba l’immobilità di un lago, la violenza di una tempesta; ci placa la bellezza di una statua greca: di Fidia o la Venere di Milo. Ci sgomenta il monaco di Friedrich solo dinanzi all’immensità del mare. Due sentimenti eterni in perenne lotta: la ricerca dell’ordine e il fascino del caos, dentro questa lotta abita l’uomo, ci siamo noi tutti. Ordine e Disordine. Cerchiamo regole, forme, canoni ma non cogliamo mai il reale funzionamento del mondo. La vera forma di tutto ciò che è fuori di noi, come di tutto ciò che è dentro di noi è per gli uomini un eterno mistero, l’incapacità di risolvere questo arcano ci terrorizza, ci costringe a oscillare tra la ricerca di un’armonia impossibile e l’abbandono al caos. Quando ci accorgiamo del divario che vi è tra noi e il mondo, tra noi e noi, tra noi e “dio” allora scopriamo che possiamo ancora provare stupore (La meraviglia), che possiamo gettare uno sguardo intorno a noi come se fossimo davvero capaci di vedere il mondo e tutto ciò che racchiude per la prima volta. Ed è solo e soltanto così, che riusciamo a far sempre nuove le cose (Il principio).

Pubblicazioni

20-06-2018 sul portale di informazione, attualità e cultura www.ukizero.com

02-03-2020 sul giornale digitale www.ilquorum.it (Giuseppe Cetorelli)

Pubblicato da amicoproust

Giuseppe Cetorelli nasce a Roma il 10-07-1982. Compie studi tecnici e musicali. Si laurea in filosofia nel 2007 e consegue il diploma di sax in conservatorio. Appassionato di letteratura e filosofia, scrive racconti, testi per il teatro e recensioni musicali. Autore della raccolta di racconti "Camminando fra gli uomini" ha poi pubblicato un racconto in un volume collettaneo: "Il reduce" - Selenophilia (ukizero) edito da Alter Erebus. È fondatore e amministratore del blog letterario e filosofico www.amicoproust.altervista.org. È redattore del portale di attualità, informazione e cultura ukizero.com ed elzevirista de ilquorum.it. Ha rilasciato un'intervista ai redattori di occhioche.it, quotidiano online. È presente nel catalogo della rivista "Poeti e Poesia" con il racconto "Il Restauratore". È stato presidente e vicepresidente di un'associazione musicale, ha insegnato discipline musicali presso varie scuole private della regione Lazio. I suoi vasti interessi culturali e la propensione all'interdisciplinarietà lo hanno innalzato a vivace promotore di iniziative nei campi dell'arte e della letteratura.