Licenziati l’orchestra ed il coro del teatro dell’Opera di Roma

Licenziati l’orchestra ed il coro del teatro dell’Opera di Roma

Teatro_Grande_(Sala) (1)Il delitto è stato consumato a seguito di un Cda che ha deliberato l’esternalizzazione.

Il delitto è stato consumato per mano di un Cda, convocato per la soluzione di un problema ormai improcrastinabile. I rappresentanti delle istituzioni hanno assunto dichiarazioni univoche. I volti diIgnazio Marino (sindaco di Roma), Dario Franceschini (ministro dei beni culturali) e Carlo Fuortes (Il sovrintendente) non sono poi tanto lividi e costernati. Dopo una sequela di rinvii, di scioperi, di allarme generalizzato, l’orchestra e il coro dell’Opera non ci sono più.  E’ questa la decisione presa dal Cda del teatro per far “rinascere” il teatro stesso. “Una scelta molto dura e sofferta” per dirla con il sovrintendente Carlo Fuortes. Il ministro “competente” Dario Franceschini si allinea al fronte comune dichiarando che l’alternativa sarebbe consistita nella chiusura del teatro. Nel 2013 i conti dell’Opera di Roma apparivano disastrosi, una situazione già irrecuperabile secondo alcune fonti. In questi casi si pensa solo allo “sterco del demonio” (quattrini), a salvare il salvabile. I governanti hanno fatto i “conti della serva” e la conseguenza è stata quella di liquidare gli artisti del teatro e non gli amministrativi. Si stima che a seguito di questo provvedimento si otterranno 3,4 milioni di euro, parola del sovrintendente. In un colpo solo 182 professionisti e rispettive famiglie sono rimasti senza lavoro. Salvo poi avere la possibilità di essere riassunti con modalità contrattuali differenti, non più come dipendenti ma come autonomi. Ovviamente le retribuzioni subiranno una notevole contrazione, ma questo è un dettaglio. L’accaduto è di una gravità inaudita, l’orchestra del Teatro dell’Opera vantava una tradizione di eccellenza e le prime parti sono di livello planetario. Luca Vignali (oboe), Calogero Palermo (clarinetto), solo per citarne un paio, ce ne sarebbero altri. Il denaro comanda, crea e distrugge, ognuno di noi deve abbattere questa idolatria che alle volte si impossessa dei nostri cuori. Non c’è sensibilità culturale che tenga, c’è solo l’aridità dei conti. Occorre riflettere sul ruolo del denaro nelle nostre società e sull’importanza che riveste la cultura. Il primo si è pericolosamente tramutato nel fine ultimo dell’agire umano, non è più un mezzo per il conseguimento di beni, ma scopo ultimo a sua volta. La seconda è un patrimonio da preservare e appartiene a noi tutti. Esprimo un’immensa solidarietà ai professionisti dell’orchestra e del coro. Ci saranno nelle prossime ore appelli, ricorsi e manifestazioni di sdegno, i sindacati si daranno da fare, ciononostante temo che la situazione non cambierà. La strada intrapresa è quella che porterà all’autonomia delle orchestre e dei cori. Il modello che si tenterà di perseguire sarà quello della London Symphony Orchestra o i Berliner Philharmoniker. Speriamo sempre in bene: per noi, per le nuove generazioni e per le bellezze insuperabili del nostro paese.
 
 
Pubblicazioni
 
03-10-2014 sul quotidiano online www.generazioneweb.net
 
03-10-2014 sul quotidiano online www.ilquorum.it
 
05-10-2014 sul portale di informazione, attualità e cultura www.ukizero.com
 
 
 

Pubblicato da amicoproust

Giuseppe Cetorelli nasce a Roma il 10-07-1982. Compie studi tecnici e musicali. Si laurea in filosofia nel 2007 e consegue il diploma di sax in conservatorio. Appassionato di letteratura e filosofia, scrive racconti, testi per il teatro e recensioni musicali. Autore della raccolta di racconti "Camminando fra gli uomini" ha poi pubblicato un racconto in un volume collettaneo: "Il reduce" - Selenophilia (ukizero) edito da Alter Erebus. È fondatore e amministratore del blog letterario e filosofico www.amicoproust.altervista.org. È redattore del portale di attualità, informazione e cultura ukizero.com ed elzevirista de ilquorum.it. Ha rilasciato un'intervista ai redattori di occhioche.it, quotidiano online. È presente nel catalogo della rivista "Poeti e Poesia" con il racconto "Il Restauratore". È stato presidente e vicepresidente di un'associazione musicale, ha insegnato discipline musicali presso varie scuole private della regione Lazio. I suoi vasti interessi culturali e la propensione all'interdisciplinarietà lo hanno innalzato a vivace promotore di iniziative nei campi dell'arte e della letteratura.