Il monaco saltimbanco

 IL MONACO SALTIMBANCO

 

 

Marc era un saltimbanco, un artista che apparteneva alla strada, un giocoliere fantastico che esibiva le sue doti acrobatiche nei canti delle strade, piccole e grandi, delle città nobili o plebee. Il suo unico scopo era quello di affascinare con la sua silente arte, chiunque volesse sognare, viaggiare stando fermi e, riusciva così bene nel suo intento che la strade e le piazze si tramutavano in teatri e spettatori plaudenti si accalcavano, desiderosi di trascendere la mesta realtà del quotidiano spesso nevrotica e assillante.

In una fredda serata invernale Marc, dopo l’ultimo volteggio di birilli, fu investito da una luce abbacinante, l’amore più profondo entrò in lui, la bellezza divina scaldò il suo cuore e la sua anima, l’esperienza della vocazione sconvolse la sua vita; decise di prendere i voti e di dedicare il resto della sua vita a Dio, servendolo umilmente. I paramenti benedettini lo portarono ad un convento dove in virtù della norma inderogabile “ora et labora” gli chiesero subito quale attitudine avesse in dote e lui rispose timidamente: so giocare con il mio corpo e con i miei birilli, ma so anche che non è questo che ci si aspetta da un monaco benedettino, pertanto sarei disposto ad occupare il mio tempo rendendo fertile il piccolo e ridente orto.

Il convento si ergeva su un poggio, inerpicato come un bastione medievale. Le strade di accesso erano accidentate e bastava allontanarsi cinquanta metri più in là per non scorgerle più. Il grande silenzio di quelle mura versava nell’anima dei visitatori una serenità incomparabile. All’orto si accedeva attraversando un chiostro le cui colonne proiettavano sui muri strisce verticali che si alternavano a scorci accecanti di luce. In alcune ore del giorno tutto veniva proiettato sulle mura, la vita poteva essere osservata in silhouette, i cappucci dei monaci sembravano piramidi in movimento, sgattaiolavano rapidi nelle loro frugali stanze, esseri fluttuanti in un contesto meraviglioso. Marc in poco tempo si era abituato a quella vita che tanto aveva desiderato, accolta la sua istanza si mise a lavorare con grande solerzia e alacrità, sebbene non avesse mai dimenticato la sua antica passione che tornò violenta come un’onda montante. La notte al riparo da occhi indiscreti, tornò a dare libero sfogo alle sue acrobazie e alle sue evoluzioni, nel sacello, ai piedi della croce, come per mostrare al divino un’ arte, quella di Polimnia, che non ha bisogno di parole per commuovere e suscitare emozioni. I confratelli, accortisi della fiaccola accesa e colmi di sospetto, si avvicinarono di soppiatto alla piccola cappella, il priore fu il primo a rendersi conto di quello che stava accadendo, affacciandosi alla bifora scorse la sagoma di padre Marc che si esibiva in posture giullaresche, dinanzi al crocifisso. Indignato per quell’ assurdo e bizzarro comportamento gridò: “Padre Marc mi vergogno di te, sai che non è consono per un monaco benedettino buffoneggiare davanti al corpo lacero di Gesù crocifisso!”. Padre Marc intimorito rispose “ ma io volevo solo mostrare a Gesù quello che so fare veramente senza infingimenti, non posso mentire a Gesù, non lo posso proprio fare mi spiace”. Il dialogo fu interrotto, tutti furono squassati da una sensazione fortissima, trasecolante, la visione paradisiaca della vergine Maria intenta ad asciugare il volto madido di padre Marc, fu talmente luminosa che sopraffatti dalla vergogna i monaci accusatori tacquero, e abbassando il capo piansero.

Pubblicato da amicoproust

Giuseppe Cetorelli nasce a Roma il 10-07-1982. Compie studi tecnici e musicali. Si laurea in filosofia nel 2007 e consegue il diploma di sax in conservatorio. Appassionato di letteratura e filosofia, scrive racconti, testi per il teatro e recensioni musicali. Autore della raccolta di racconti "Camminando fra gli uomini" ha poi pubblicato un racconto in un volume collettaneo: "Il reduce" - Selenophilia (ukizero) edito da Alter Erebus. È fondatore e amministratore del blog letterario e filosofico www.amicoproust.altervista.org. È redattore del portale di attualità, informazione e cultura ukizero.com ed elzevirista de ilquorum.it. Ha rilasciato un'intervista ai redattori di occhioche.it, quotidiano online. È presente nel catalogo della rivista "Poeti e Poesia" con il racconto "Il Restauratore". È stato presidente e vicepresidente di un'associazione musicale, ha insegnato discipline musicali presso varie scuole private della regione Lazio. I suoi vasti interessi culturali e la propensione all'interdisciplinarietà lo hanno innalzato a vivace promotore di iniziative nei campi dell'arte e della letteratura.