Potere assassino
“…è ormai tempo, o giudici, di andar via, io per morire e voi per continuare a vivere: chi di noi vada verso una sorte migliore, è oscuro a tutti tranne che al dio”.
Provate ad immaginare di essere cittadini greci al tempo di Socrate. Il tribunale ha appena pronunciato una sentenza drammatica: uno degli uomini più saggi mai apparsi sulla terra è stato condannato a morte. Egli rispetterà l’assurdo giudizio e, senza esitare, ingoierà la venefica cicuta. Morirà in brevissimo tempo lasciando agli uomini un patrimonio di saggezza che ancora oggi, dopo duemilaquattrocento anni, risuona nelle nostre menti. Non una sentenza capitale ma un delitto perpetrato dal potere imperante, che attraverso il braccio della giustizia, poteva compiere atti ignominiosi. Ritenuto dal filosofo e classicista austriaco Theodor Gomperz il “primo martire per la causa della libertà di pensiero e d’investigazione “, ne seguiranno altri nel corso della storia umana.